SENIORES: la carica dei nostri leader

Manca poco all’esordio in campionato di domenica pomeriggio, quando gli Unni andranno a far visita al San Donato per il primo match della serie C2 girone 1 della stagione 2018-2019 scambiamo quattro chiacchiere con capitano e vicecapitano, confermatissimi anche dal nuovo staff tecnico.

Il Rugby Valcuvia, dopo i match precampionato con Mastini, Biella e Parabiago è pronto alla nuova avventura: ovviamente, in cabina di regia, ci sarà Alberto Rossi, punto fermo ed esperto giocatore classe 1989, mentre al suo fianco a comandare la mischia ci sarà con i gradi di vicecapitano Andrea Alberici pilone classe 1992.

Come vi trovate con la nuova impostazione voluta dallo staff tecnico?

Alberto: il cambio di staff pone sempre la squadra di fronte a nuovi stimoli e questo per ogni giocatore è sfidante, gli allenatori ci chiedono di prenderci le nostre responsabilità ed essere dei protagonisti nel gioco, cosa chiedere di più?

Andrea: la nuova impostazione di gioco è intrigante e come giocatore non posso fare altro che essere felice per questo; ho fiducia nello staff e nei miei compagni quindi che dire, prima giochiamo poi tiriamo le conclusioni a fine stagione.

Da leader dello spogliatoio come giudichi questo gruppo, e dove credi possa arrivare?

Alberto: il gruppo è formato dal solito “zoccolo duro,”ma i giovani arrivati hanno aumentato la competitività interna ambientandosi alla grande: come squadra non ci poniamo limiti e sappiamo di essere padroni del nostro destino. La certezza è che ogni domenica lotteremo su tutti i palloni dal primo minuto al fischio finale. Crediamo che la strada intrapresa è la più giusta e rimanendo concentrati e sereni questa stagione potrà essere molto positiva condividendo con tutte le persone del club più di una gioia e superando eventuali momenti difficili.

Andrea: siamo un gruppo molto eterogeneo da moltissimi punti di vista e abbiamo già dimostrato diverse volte che possiamo fare grandi cose, ma talvolta abbiamo ancora il timore di renderci protagonisti del gioco. Quindi se devo individuare un ambito di crescita, di sicuro è quello della responsabilità e disponibilità individuale a servizio del gruppo.

La squadra, è in parte rinnovata, con l’innesto di quattro-cinque giovani. Visto che tu sei uno dei veterani della squadra come si stanno comportando?

Alberto: i giovani si stanno comportando benissimo: si sacrificano, sono curiosi, ascoltano e sono soprattutto dei ragazzi seri, umanamente delle ottime persone. Alcuni di loro rappresenteranno la spina dorsale della squadra in futuro e sono importantissimi per qualità e affidabilità: il futuro della squadra è in mano loro, noi “vecchietti” prima o poi lasceremo, anche se più poi che prima.

Andrea: i ragazzi hanno tanta voglia e si stanno impegnando davvero tanto senza farsi spaventare da limiti di età, stazza o quant’altro. Hanno portato una bella ventata di energia e freschezza.

Una domanda personale, come ci si sente ad essere capitano/vicecapitano del Rugby Valcuvia?

Alberto: lo staff tecnico mi ha affidato questo ruolo e con l’aiuto degli altri ragazzi più esperti guido il gruppo, mi responsabilizza molto essere un punto di riferimento  per i compagni. Sicuramente essere il capitano di una squadra è una bella soddisfazione: devo essere sempre un esempio positivo in tutto, dentro e fuori dal campo.

Andrea: se devo essere sincero è un’emozione grande; quando sono arrivato in Valcuvia ero praticamente un ragazzino ed oggi essere qui, insieme ad Alberto, a condurre la squadra devo dire che a volte un po’ mi spaventa: non sono mai stato ne il più atletico, ne tantomeno il più tecnicamente preparato, e, se devo essere sincero, a volte mi chiedo il perché sia stato scelto per questo ruolo.

Si arriva al match di domenica dopo un precampionato con avversari interessanti, quale bilancio…

Alberto: le nostre performance sono state in linea con gli obiettivi specifici definiti con lo staff. Abbiamo raccolto molti spunti interessante, se metteremo la stessa intensità e determinazione durante il campionato i nostri obiettivi saranno raggiunti. Ora però si fa sul serio e conta anche vincere attraverso un bel gioco.

Andrea: allora analizzando le diverse occasioni di confronto con le altre squadre posso dire che abbiamo fatto un gran volume di gioco, sfruttando bene le situazioni sia nel gioco aperto, sia nelle fasi più statiche, imponendoci anche con la mischia ordinata. Aimè purtroppo abbiamo concretizzato davvero poco, peccando,nel senso sbagliato del termine, in protagonismo.

Primo impegno a San Donato Milanese che partita sarà…

Alberto: è una squadra che non conosciamo, noi arriviamo a questa partita carichi e vogliosi di fare bene, sapendo che nessuno, in nessun match, ci regalerà qualcosa. Andremo in un campo difficile contro avversari ben motivato; dovremo quindi scendere in campo ben determinati e tentare di evitare ogni minimo errore che potrebbe esserci fatale”

Andrea: San Donato è un’incognita: non li conosciamo, anzi nessuno nel nostro girone li ha mai affrontati quindi da questo punto di vista non mi voglio sbilanciare. Dal nostro punto di vista stiamo ancora prendendo confidenza con la nuova impostazione di gioco e sono fiducioso nei miei compagni e nello staff: insomma non ci resta che attendere domenica e, come ho già detto, tirare le somme a palla ferma.

Da capitano/vice capitano so che ci tieni molto a dire alcune cose a tutta la gente del club…

Alberto: l’idea di quest’anno è stata quella di essere una squadra nell’ottica di una vera e propria famiglia, e proprio il gruppo dovrà essere la nostra forza e arma in più per il proseguimento della nostra stagione e per far crescere il club. Un augurio finale per la nuova stagione a tutti i bambini e ragazzi delle nostre squadre e un ringraziamento particolare ai nostri volontari (allenatori e accompagnatori) e ai genitori. Il loro impegno e lo spirito di abnegazione ci porteranno lontano.

Andrea: La nostra società in questi ultimi tempi si è ingrandita molto: abbiamo avuto un’esplosione sia dal punto di vista del numero dei bambini e ragazzi, sia dal punto di vista di sostenitori e di persone che ci stanno aiutando a crescere ancora. Adesso è arrivato il momento di “fare squadra” e lavorare assieme per costruire un Rugby Valcuvia sempre più grande e accogliente in modo da creare l’ambiente favorevole alla crescita del nostro vivaio ed un contesto certamente più piacevole per tutti i frequentatori del Club. Queste parole sono per tutti grandi e piccini, vecchi e nuovi, avanti e trequarti, il Rugby Valcuvia è la nostra casa: facciamola diventare grande insieme!!